Trimmer e potenziometri - Corso di Elettronica | Il Blog Italiano dell'elettronica amatoriale

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Tutorial
Quando in un  qualsiasi circuito ed apparato elettronico è richiesta una variazione graduale di un valore resistivo, vengono utilizzati i cosidetti trimmer o potenziometri.
Essenzialmente essi si distinguono tra loro per la forma e per il loro impiego, elettronicamente infatti hanno lo stesso compito, cioè fornire una resistenza variabile da 0 ohm al valore massimo per cui è stato realizzato il componente.

Trimmer:

    



Qui in alto possiamo osservare il suo simbolo elettrico, uguale ad una resistenza ma con l'aggiunta di una freccia che ne identifica il cursore, il quale consente al trimmer la variazione della sua resistenza interna; a fianco invece si possono osservare le forme di alcuni trimmer  più utilizzati, in questo caso si tratta di trimmer multigiro.

Il  cursore quindi è il mezzo tramite il quale viene cambiato il valore al  trimmer, quasi sempre si tratta di una vite, la quale farà appunto  aumentare e diminuire il suo valore.

Il trimmer come partitore di tensione:

Il compito principale del trimmer, è soprattutto quello di poter creare un partitore di tensione variabile.

Se osserviamo infatti la figura qui a sinistra, si può capire con estrema facilità il compito del cursore del trimmer.
Infatti, collegando un'alimentazione positiva ad un capo del trimmer, (punto A),  e l'alimentazione negativa all'altro capo, (punto B), sull'uscita del cursore si possono ottenere valori di tensione variabili da 0 Volt a un massimo di 12 Volt.

Questo  avviene perchè il cursore, ruotando fa variare il valore della resistenza tra se stesso ed i due punti; ruotando infatti il cursore verso destra, la resistenza tra il cursore stesso ed il punto A diminuirà, facendo però aumentare quella tra il cursore ed il punto B. Ruotando nel verso opposto si avrà la condizione contraria, creando un vero e proprio partitore di tensione.

Questo tipo di partitore è molto utile per tarare livelli di soglia in ingresso ad amplificatori operazionali o altri circuiti integrati, in quanto si può scegliere con estrema precisione il valore di tensione  desiderato.

Potenziometri:

Il potenziometro come detto in precedenza, ha la stessa funzione del  trimmer, l'unica differenza consiste nel suo impiego, viene utilizzato infatti laddove si ha bisogno di una maggiore potenza elettrica.

Fisicamente si può notare che il cursore fuoriesce dal suo corpo tramite un perno sul quale è possibile montare una manopola; le loro installazioni più comuni sono visibili nelle radio, negli amplificatori e in tutti gli strumenti che necessitano una variazione di volume.
Per completare le loro differenze, è importante sapere che i potenziomentri si dividono in lineari e logaritmici.


  • I potenziometri lineari  hanno la particolarità di essere molto precisi in termini di valore ohmnico. Infatti posizionando il cursore esattamente alla metà della sua  corsa il valore misurato tra il cursore e i due punti, risulterà  esattamente la metà del valore stesso;

  • I potenziometri logaritmici  invece, dal nome stesso non rispettano linearità ohmnica. Infatti posizionando il cursore esattamente alla metà della sua corsa, il valore misurato tra i due punti sarà pari al 70% da un lato e 30% dall'altro. Questi tipi di potenziometri vengono usati nel controllo del volume, in maniera tale da poterlo aumentare in modo graduale, infatti si sentirà  un raddoppio della potenza sonora solo al quadruplicare della potenza del suono.
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