Quando in un
qualsiasi circuito ed apparato elettronico è richiesta una variazione
graduale di un valore resistivo, vengono montati i cosidetti trimmer e potenziometri.
Essenzialmente
essi si distinguono tra loro per la forma e per il loro impiego,
infatti elettronicamente hanno lo stesso compito, cioè fornire una
resistenza variabile da 0 ohm al valore massimo per cui è stato costruito il componente.
Qui in alto possiamo osservare il suo simbolo elettrico,
uguale ad una resistenza ma con l'aggiunta di una freccia che sta ad
indicarne il cursore,
il quale consente al trimmer la variazione della sua resistenza
interna; a fianco invece si possono osservare le forme di alcuni trimmer
più utilizzati, in questo caso si tratta di trimmer multigiro.
Il
cursore quindi è il mezzo tramite il quale viene cambiato il valore al
trimmer, quasi sempre si tratta di una vite, la quale farà appunto
aumentare e diminuire il suo valore.
Il trimmer come partitore di tensione:
Il compito principale del trimmer, è soprattutto quello di poter creare un partitore di tensione variabile.
Se osserviamo infatti la figura qui a sinistra, si può capire con estrema facilità il compito del cursore del trimmer.
Infatti,
collegando un'alimentazione positiva ad un capo del trimmer, (punto A),
e l'alimentazione negativa all'altro capo, (punto B), sull'uscita del
cursore si possono ottenere valori di tensione variabili da 0 Volt a un massimo di 12 Volt.
Questo
avviene perchè il cursore, ruotando fa variare il valore della
resistenza tra se stesso ed i due punti; infatti ruotando il cursore
verso destra, la resistenza tra il cursore stesso ed il punto A
diminuirà, facendo però aumentare quella tra il cursore ed il punto B.
Ruotando nel verso opposto si avrà la condizione contraria, creando un
vero e proprio partitore di tensione.
Questo
tipo di partitore è molto utile per tarare livelli di soglia in
ingresso ad amplificatori operazionali o altri circuiti integrati, in
quanto si può scegliere con estrema precisione il valore di tensione
desiderato.
Il potenziometro come detto in precedenza, ha la stessa funzione del
trimmer, l'unica differenza consiste nel suo impiego, viene utilizzato
infatti la dove si ha bisogno di una maggiori potenze elettriche.
Fisicamente
si può notare che il cursore fuoriesce dal suo corpo tramite un perno
sul quale è possibile montare una manopola; le loro installazioni più
comuni sono visibili nelle radio, negli amplificatori e in tutti gli
strumenti che necessitano una variazione di volume.
Per completare le loro differenze, è importante sapere che i potenziomentri si dividono in lineari e logaritmici.
- I potenziometri lineari
hanno la particolarità di essere molto precisi in termini di valore
ohmnico. Infatti posizionando il cursore esattamente alla metà della sua
corsa il valore misurato tra il cursore ed i due punti, risulterà
esattamente la metà del valore stesso;
- I potenziometri logaritmici
invece, dal nome stesso non rispettano linearità ohmnica. Infatti
posizionando il cursore esattamente alla metà della sua corsa, il valore
misurato tra i due punti sarà pari al 70% da un lato e 30% dall'altro.
Questi tipi di potenziometri vengono usati nel controllo del volume, in
maniera tale da poterlo aumentare in modo graduale, infatti si sentirà
un raddoppio della potenza sonora solo al quadruplicare della potenza
del suono.
Resistenza a Carbone e Codice dei Colori